Editoriale Giugno 2011

FIDUCIA & SFIDUCIA

Ormai l’estate è alle porte. Sarà l’aria che si respira, saranno le giornate che si allungano, sarà per via del fatto che le umane debolezze trovano una scusa in più per sfogarsi, con tutto il suo rombare, attraverso la bella stagione.

E ci si spoglia, quasi di tutto. Soprattutto di indumenti. Ma le maschere no! Quelle restano intonse sui nostri visi.

<<Una maschera al giorno leva le paure di torno.>>

Fosse vero, questo “ri-arrangiato” detto popolare (rubato alle mele). Ed invece ascoltando le voci ed i veleni delle persone, la bella stagione non rappresenta solo il momento per tornare all’aria aperta riscoprendo noi stessi. Niente affatto! Scopre anche molti turbamenti fra questi la fiducia in noi stessi e negli altri.

Ho appena terminato un libro che mi ha affascinato e che suggerisco per la sua impressionante capacità di immedesimazione con quelle che sono le nostre “timor hominis”.

Il titolo, per chi fosse incuriosito, è <<Fiducia e Sfiducia>> (autori Krishnananda e Amana, ed. Feltrinelli).

Quello che mi ha sconvolto è osservare come in realtà, spesso, la sfiducia negli altri sia “appesa” ad un filo invisibile del nostro passato. Imparare ad accettare noi stessi per poi, successivamente, riuscire a migliorare le nostre relazioni con gli altri.

Mi sono così chiesto se, in un mondo sempre più “fast”, l’auto analisi possa essere proficua.

Mi sono chiesto se, in un mondo in cui le relazioni extra coniugali spopolano soprattutto in ufficio, abbia un senso ancora sconfiggere le nebbie che si annidano dentro una coppia. Quanti rancori, quante amarezze, in un “lampo”, vengono azzerate saltando la staccionata. Tutto nuovo! Tranne le innumerevoli incomprensioni che, prima o poi, tornano a far capolino.

Strano soggetto l’essere umano. Vuole tutto anche se poi è di niente che ha bisogno. E continuando così, nemmeno mille amori sapranno soddisfarlo.

Fiducia e sfiducia…le due facce della stessa medaglia: l’uomo ed io suo Io!

A valle della lettura, ho provato un senso di abbandono (come tutte le volte che un libro mi entusiasma e raggiungo l’ultima pagina).

La principale domanda che risuonava nella mente era semplice quanto devastante: sono capace di perdonare i miei errori? Sono in grado di accettarmi senza dover distruggere ogni volta qualcosa del mio carattere con fatica costruito? Condivido le domande senza presunzione di saperne le risposte, purtroppo.

Guardando il sole che faceva capolino fra una nuvola e l’altra mi sono detto sorridendo: eppure tu sei sempre lì, sia nei giorni di fiducia che in quelli di sfiducia. Ci sei anche di notte, tramite la Luna e le stelle.

Aver fiducia è uno degli elementi più difficili al mondo…perché spesso siamo noi stessi sfiduciati dal nostro essere.

Arriva la pioggia che “tradisce” la luce, ma lava. E così, ogni pensiero, diventa più morbido.

Buona estate a tutti!

di Flaviano Di Franza