Storia degli orti urbani di San Donato Milanese

L’orto urbano ha subito un evoluzione dagli inizi dell’ottocento ai nostri giorni.
A New York essi rappresentano una moda dettata dall’uso consapevole dell’alimentazione.
Negli ultimi anni (dal duemila), nelle metropoli moderne, queste realtà rappresentano esperienze, se pur in un’ottica microscopica, che costituiscono e realizzano zone verdi e rispondono alle storture della cementificazione selvaggia con una coltivazione domestica, educando altresì la popolazione a pratiche ambientali e a una corretta conoscenza della filiera alimentare
Nell’hinterland milanese, presso il comune di San Donato Milanese esiste, dagli anni settanta, un’area dedicata a Orto Urbani con una storia tutta propria, in anticipo ai tempi.

Storia e posizione

Negli ’50, Mattei, nella fase pionieristica e di affermazione mondiale dell’ENI, elaborò la costruzione strategica della sede degli uffici dell’ENI, a pochi passi da Milano, e la conseguente ideazione e realizzazione di un villaggio pensato anche per il benessere dei dipendenti.
Metanopoli sorse e si sviluppò in questo senso e molte attività ricreative, nate dal basso, erano immediatamente accettate e realizzate con il coinvolgimento della Società.
Fu così che tra la fine degli anni sessanta e i primi del 70, alcuni dipendenti ENI chiesero e ottennero dall’Eni l’utilizzo di un’area incolta alle rive del fiume Lambro, lungo la ex SS 415 “paullese”, per ricavarne un certo numero di apprezzamenti da adibire a orto urbano per il tempo libero di dipendenti Eni che ne facessero richiesta.
Il Dopolavoro dell’ENI: Eni polo sociale di gruppo, si occupò della gestione e della regolamentazione di questi orti “aziendali”.
Dopo alcuni lavori di livellamento del terreno e di recinzione, furono ricavati così 394 orti.
L’intera area è recintata in maniera naturale (Lambro e Roggia) o artificiale con reti e siepi create ad hoc.
Lungo il perimetro esiste una vegetazione composta da alberi di varietà autoctona e da alberi di frutto piantati negli anni.
All’inizio del nuovo secolo, nel 2002, ENI ha ceduto al Comune di San Donato Milanese gran parte del suo patrimonio immobiliare sandonatese (gestito da Immobilare Metanopoli), tra cui anche la parte adibita a orti “aziendali”.
Il Comune Sandonatese ha inizialmente continuato ad affidare la gestione a Eni Polo Sociale di Gruppo, ponendo come vincolo l’assegnazione degli orti a tutti i cittadini sandonatesi, divenuti così orti cittadini.
Nel 2014 il Comune di San Donato Milanese ha emesso un bando di concorso pubblico per l’individuazione di un GESTORE ufficiale di detta area cui affidare per 4 anni, rinnovabili per altri 4 anni.
Eni Polo Sociale di gruppo è risultato vincitore di detto bando e con lettera 00030 del 2 gennaio 2015, determinazione dirigenziale 738 del 10/12/2014, risulta il GESTORE degli orti urbani di via Fiume Lambro, conosciuti come ORTI ex-ENI