Giovane scrittore in cerca di una pazzia

Giovane scrittore in cerca di una pazzia

Terrore, sgomento, panorami catastrofici, tanta sorpresa, ruderi monumentali ancora in piedi, mondezza edilizia moderna rasa al suolo, Roma 11 Maggio 2011…la fine di un impero?

Nel corridoio spazioso e luminoso della villa, i suoi passi erano vellutati e silenziosi. Entrato nella stanza dove lo aspettavano, notò subito la splendida finestra che si affacciava sul giardino interno. Lui era vestito di tutto punto, impeccabile, con un cashcoll, metafora della coda di pavone. Aveva subito messo le cose in chiaro: avrebbe risposto al massimo a 3 domande.

Le dico subito guardi; sicuramente non andrò a Roma per l’11 maggio anzi consiglio a tutti i Romani di far come i patrizi, d’andarsene verso i castelli , magari sul Tuscolo e guardare da li cosa accadrà. Preparatevi a qualcosa di mostruoso, qualcosa di mai visto.

Ci faccia capire meglio cosa accadrà l’11maggio2011

Con prontezza aveva tirato fuori il registratore, teso in mano, imprimeva sul nastro ogni parola.

Ti regalo un nome Raffaele Bendandi.

Uno scienziato non scienziato, o meglio un luminare fai da te.

Da sempre voi non lo avete ascoltato ma ora si riprenderà la sua rivincita. Lo sa chi è lei Bendandi? Aveva predetto e indovinato i terremoti di Marsica nel 1915, quello di Faenza nel 1924, quello del Friuli nel 1976, nessuno lo ascoltò. Aveva profetizzato anche il terremoto di Haiti.

E su cosa si baserebbero le teorie del sig. Bendandi?

Bendandi non è un pazzo o un mago, è uno scienziato a tutti gli effetti!!

Sono i pianeti e la luna ad influenzare la nostra crosta terreste. Per Bendandi risultava facile capire come avvenissero i terremoti infatti lo spiegò anche in diretta RAI nel 1969 e nel 1979. Il problema fu che era scomodo, non aveva una laurea quindi non poteva parlare e perciò sciagure evitabili divennero certezze sconcertanti.

Mi pare quindi di capire che a Roma vivremo un terremoto?

Non un semplice terremoto, ma il più devastante terremoto che può immaginare. Rimarranno in piedi solamente i monumenti dell’antica città eterna…chissà magari ci sarà una nuova era…

Sicuramente si cambierà modo di pensare, milioni di persone si troveranno allo sbaraglio non ci sarà acqua per giorni.

Sarà spaventoso. Andate via il prima possibile, scappate ve lo consiglio. Sai perché ti ho dato la possibilità di intervistarmi?

Cosi tutto potranno sapere chi è Bendandi, ho vissuto con lui, ho studiato di lui, ho assaporato la sua aria. Scrivi tutto e avverti tutti.

Quindi lei è certo che non avremmo scampo, che il terremoto si manifesterà?

Mi vuole insultare per caso? Certo che ci sarà, senno perché avrei deciso di parlarvene. Gliel’ho ripetuto, sicuro come l’oro l’11maggio Roma tremerà, solo quando tutto sarà distrutto mi darete ragione, ma che parlo a fare. Via via! Basta così solo fiato sprecato.

Nell’immenso giardino della villa si accese una sigaretta mentre si avviava all’uscita.

Con gesto istintivo si aggiusta il colletto della camicia pensando:

“E una altra storia l’abbiamo portata a casa”

un senso di compiacimento si faceva largo dentro di sé.

Non c’era nessun luogo migliore di quello, per godere di una sconvolgente intervista. Ma le fonti rimangono sempre segrete.

Con ormai il prato inglese alle spalle si poteva scorgere nettamente la scritta all’entrata della villa.

“Ospedale psichiatrico santa Maria della Pietà”.

di FLAVIO D’ANGELI