Intervista a Eleonora Zollo

“DIECI DOMANDE A”: Intervista a Eleonora Zollo

Scheda dell’Intervistato

Nome:  Eleonora
Cognome:  Zollo
Anni:   21
Attuale ruolo professionale:  Studentessa di Psicologia
Hobbies:  Cantare, scrivere


1) Descriviamo chi è Eleonora e di cosa si occupa nel quotidiano?

Ho 21 anni e sono affetta da atrofia muscolare spinale (SMA) di tipo II grave. Ho sempre pensato, e tuttora penso, di essere molto fortunata perché, nonostante i vari ostacoli imposti dalla mia condizione fisica, sono sempre stata guidata da un’irrefrenabile voglia di vivere e da una prospettiva ottimista nei confronti della vita, oltre ad avere avuto un costante sostegno da parte della mia famiglia, che si è sempre adoperata per la mia serenità e felicità. Avevo poco più di 2 anni quando mi sono seduta per la prima volta sulla carrozzina elettrica e con essa ho imparato a camminare.

Ho frequentato le scuole elementari, medie e superiori (Liceo socio-psico-pedagogico) nella mia città natale, Asti.

Ora studio Psicologia a Torino e frequento il terzo anno del corso di laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche. Spero di laurearmi entro luglio per poi continuare con la magistrale in Scienze della Mente.

Ma ovviamente solo lo studio a me non basta e così ho deciso di impegnarmi con Telethon, associazione che raccoglie fondi per la ricerca contro le malattie genetiche.

Inoltre ho una passione che mi porto dietro da quando sono piccola, il canto. Cantare per me è sempre stato un canale di sfogo, l’unico modo attraverso cui riesco ad essere veramente me stessa e ad esprimermi con sincerità e spontaneità. Quando canto ci siamo solo io, la musica ed i miei sogni; tutto il resto rimane fuori. Alla fine sono riuscita a conciliare il mio impegno con Telethon e l’amore per la musica,

2) Quando ha pensato di incidere il suo primo disco e quanto tempo è trascorso prima che il suo sogno diventasse realtà?

In realtà, in origine, l’idea di incidere un disco mi è sempre sembrata molto distante…praticamente impossibile! Due anni fa però avevo pensato di darmi da fare per Telethon, mettendo al suo servizio la cosa che so fare meglio: cantare. Così, nel dicembre del 2009, ho contattato Renato Dutto, coordinatore provinciale Telethon di Asti, mi sono presentata e gli ho parlato di questo mio desiderio. Grazie al Sig. Dutto ho conosciuto Beppe Crovella della casa discografica Electromantic Music, il quale, dopo avermi sentito cantare, mi ha proposto di incidere questo cd, il cui titolo, “Vivendo nei miei sogni”, riprende il testo di una canzone che avevo scritto poco tempo prima. Tutto questo a fine aprile del 2010 e il 30 settembre dello stesso anno camera mia si trasformava per un giorno in uno studio di registrazione.

3) Come è nata la sua passione per la musica? E soprattutto quanti sacrifici ha dovuto affrontare prima di riuscire a raggiungere questo grande successo personale?

Ad essere sincera non lo so come sia nata questa mia PASSIONE. Canto da sempre, credo che sia nata con me. La prima volta che ho cantato di fronte ad un pubblico era per le selezioni della “Nota d’oro”, un concorso canoro per bambini che si tiene ormai da anni a San Damiano d’Asti, e avevo 4 anni. Da allora ho iniziato a prendere sporadiche lezioni e non ho più smesso… Per me coltivare questa mia passione non ha comportato mai alcun sacrificio. Il non poterlo fare significa sacrificio per me… La musica mi fa sentire bene e devo ammetterlo: ho inciso questo cd, ho raggiunto questo primo obiettivo e mi sono DIVERTITA!

4) La sua vita è un <<perché>> oppure un <<perché no?>>

Se devo scegliere…la mia vita è sicuramente un “perchè no?”, ma in realtà è molto di più. Io sono amante della vita, della mia vita e delle persone, abitudini ed imprevisti che ne fanno parte. Molto spesso la gente vede persone come me e credono che una vita come la mia sia fatta solo di sofferenza, tristezza e sacrifici. È vero sacrifici ce ne sono e tanti, ma ne vale la pena!

5) Quanti sogni ha nel cassetto? Ha voglia di svelarcene qualcuno?

Il mio principale sogno è quello di continuare a cantare e magari di migliorare sempre di più.

Incidere questo cd mi ha anche aiutata a crescere e a capire ciò per cui sono fatta veramente…

Inoltre vorrei davvero fare qualcosa per le persone affette da gravi patologie come la mia, dare il mio contributo, per quanto piccolo possa essere.

Di sogni ne ho tanti e non posso elencarli tutti, ma posso dire di essere determinata a non farli rimanere tali, a concretizzarli.

6) Chiudendo gli occhi, quale è il ricordo più bello che ha e quale quello più brutto della sua vita?

Il ricordo più brutto… avevo 10 anni e avrei dovuto essere sottoposta ad un intervento alla colonna vertebrale, per ridurre la forte scogliosi dovuta alla mia patologia. L’intervento comunque non è riuscito e, anzi, non l’hanno nemmeno iniziato a causa di complicazioni con l’anestesia. Il mio ricordo più brutto riguarda il momento in cui sono entrata in sala operatoria… ero piccola, naturale che fossi spaventata, ma mi ricordo ancora tutto di quel momento, ogni minimo dettaglio.

Di ricordi positivi invece ne ho davvero tanti e faccio fatica a sceglierne uno in particolare… Sicuramente il giorno dell’incisione del cd rientra nei più bei ricordi. Mi sono sentita al posto giusto, nel contesto giusto, con le persone giuste a fare la cosa più giusta! C’erano anche due miei amici: Milena, che conosco da anni ormai e che mi ha fatto da chitarrista, e Andrea, che ho conosciuto circa tra anni fa al concorso canoro “Nastro d’Argento” di San Damiano d’Asti, con il quale ho cantato in duetto. Non mi sono mai sentita meglio. Ma ripeto, questo è solo uno dei tanti ricordi migliori.

7) Quando ha conosciuto il team di Telethon?

Nel dicembre del 2009.

8 ) In un periodo di crisi economica, perché secondo lei, una persona dovrebbe continuare a sostenere realtà come Telethon?

È vero, siamo in un periodo in cui è estremamente difficile gestire le risorse economiche al di là del ristretto cerchio familiare o, in certi casi, personale. Io credo però che sostenere una realtà come Telethon non sia un dovere, ma una scelta. Perciò se si sceglie di sostenerla è perché si sente di poterlo fare nonostante tutto, sperando in un futuro in cui le malattie genetiche possano essere sconfitte. Sarebbe un futuro migliore per tutti.

9) Gli italiani sono tristemente “famosi” perché si lamentano. Di lei colpisce la sua vivacità, determinazione e voglia di fare. Quale è il suo segreto?

Semplicemente spesso mi piace apprezzare le piccole cose che troppe volte si danno per scontate. Un sorriso, fare quattro chiacchiere con gli amici, canticchiare una canzone, scoprire di avere accanto persone che ti vogliono bene, sentirsi sollevati dopo aver dato un esame per il quale si aveva studiato anche troppo, scherzare… E poi mi piace pormi degli obiettivi, piccoli, grandi, quasi delle sfide, rincorrerli e perché no? Raggiungerli.

10) Vuole trasmettere un messaggio ai nostri lettori sparsi per il mondo?

Sì… Io faccio tutto questo per dimostrare che se davvero si vuole fare qualcosa bisogna crederci fino in fondo e se faccio tutto questo è soprattutto grazie alla ricerca scientifica che, con i suoi progressi, permette a me e a tante altre persone di vivere una vita sempre migliore. Vi saluto con quello che ormai è diventato il mio motto: ”Vivendo nei miei sogni, credendo nei miei sogni, li renderò realtà”.

DOVE E COME SI PUÒ ACQUISTARE IL TUO CD?.

Il cd è acquistabile richiedendolo al responsabile di Telethon per la provincia di Asti, Renato Dutto contattandolo per posta elettronica rdutto@rt.telethon.it


Flaviano Di Franza