IL DELITTO KARAMAZOV

Partire da Dostoevskij per conoscere e analizzare meglio il nostro tempo

L’idea dello spettacolo è quella di utilizzare l’ultima parte del romanzo per costruire un thriller avvincente: il parricidio è stato compiuto, Fëdor Karamazov è stato ucciso e l’imputato principale è il figlio maggiore Dmitrij.

Il secondo figlio, Ivan, al momento del delitto si trovava a Mosca. L’ unico che insiste sull’innocenza di Dmitrij è il fratello più giovane, Alëša.

Ma c’è un personaggio che “complica” la situazione: Smerdjakov, anche lui figlio di Fëdor, frutto di una relazione extraconiugale.

Smerdjakov ascolta soprattutto i discorsi di Ivan, l’intellettuale della famiglia, sulla profonda ingiustizia della creazione. Ivan, ateo convinto, dichiara che se sono possibili, nel nostro mondo, spaventose violenze su creature innocenti come i bambini, allora tanto vale abbandonare ogni morale e ammettere che “tutto è permesso”.  Dell’atmosfera di violenza che regna in casa Karamazov si nutre proprio Smerdjakov che, come gli altri fratelli, odia il padre, il quale lo ha sempre umiliato.

Lo spettacolo, oltre a raccontare un drammatico errore giudiziario, porta in primo piano le teorie immorali di Ivan, il “cattivo maestro”, per usare un termine legato a un triste periodo della nostra storia contemporanea. L’attualità del discorso dostoevskiano è tutta concentrata sulla responsabilità delle parole: Ivan Karamazov induce al delitto senza compierlo e si ritiene innocente fino al momento in cui si rende conto di aver corrotto la coscienza altrui predicando l’immoralità.

Può essere interessante, scavando nel testo dostoevskiano, riferire l’ultima parte dei “Fratelli Karamazov” alle responsabilità degli odierni comunicatori politici. Sono coscienti del ruolo che svolgono nella vita sociale e dell’influsso delle loro parole sui cittadini? Come Ivan Karamazov, con i suoi discorsi, ha istigato un delitto, così le parole dei politici, se proferite avventatamente o, peggio, con il fine di strumentalizzare tensioni e passioni, possono scatenare odio e violenza. Ancora una volta, insomma, Dostoevskij, scavando nell’animo umano, ci fornisce una preziosa chiave di lettura per il presente.

Per acquistare chiamare allo 0234532140 o scrivere a biglietteriaoutoff@gmail.com

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